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Intervista dell'Ambasciatore Jia Guide a La Stampa
2023-09-27 21:09

Il 26 settembre, l'Ambasciatore Jia Guide ha rilasciato un'intervista a La Stampa. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale:

1. Come valuta la visita del Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani in Cina?

Ambasciatore Jia Guide: La recente visita del Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani in Cina ha lanciato un segnale positivo in termini del rilancio e rafforzamento degli scambi e cooperazione in vari campi tra Cina e Italia, nonché della promozione dello sviluppo delle relazioni bilaterali.

Entrambe le parti hanno concordato di intensificare gli scambi a tutti i livelli, consolidare la base politica delle relazioni bilaterali, ampliare la cooperazione concrete ad alto livello, persistere nel dialogo tra le civiltà orientale e occidentale, rafforzare la comunicazione e la collaborazione nelle istituzioni multilaterali, promuovere un maggiore sviluppo del Partenariato Strategico Globale tra Cina e Italia ed apportare contributi positivi allo sviluppo delle relazioni Cina-UE, alla pace e alla stabilità nel mondo.

In quanto primo meccanismo di cooperazione intergovernativa tra la Cina e i Paesi europei, il Comitato Governativo Cina-Italia ha riconvocato una riunione in presenza dopo 4 anni per svolgere efficacemente il ruolo di “propulsore” e “guida” nel promuovere le relazioni bilaterali programmando la cooperazione pragmatica nelle prossime fasi che comprende diversi aspetti, come ad esempio il sostegno all’esportazione di prodotti agricoli e alimentari italiani di alta qualità verso la Cina, il continuo approfondimento degli scambi e della cooperazione riguardo alla registrazione delle aziende alimentari in Cina, al commercio di macchine agricole; la possibilità di potersi servire della “Settimana Cina-Italia dell'Innovazione” per rafforzare la cooperazione nell’ambito della manifattura smart, l’energia pulita, i trasporti sostenibili, la cooperazione nella scienza e nella tecnologia delle Olimpiadi invernali; promuovere l’istituzione di gemellaggi tra le regioni e città dei due Paesi, ampliare gli scambi tra gli studenti sino-italiani e quelli interscolastici e facilitare gli scambi interpersonali tra le due parti.

La Cina è disposta, insieme all’Italia, ad attuare l’importante consenso raggiunto dai leader dei due Paesi, ad aderire all’apertura e al vantaggio reciproco, a concentrarsi sulla cooperazione concrete, a promuovere l’inclusione e l’apprendimento reciproco, ad arricchire gli scambi interculturali in modo da promuovere lo sviluppo sostenuto, sano e stabile delle relazioni Cina-Italia.

2. Wang Yi, membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e Ministro degli Esteri, ha sottolineato che la cooperazione Cina-Italia nella costruzione congiunta della “Belt and Road” è stata fruttuosa. Come valuta i risultati raggiunti da entrambi i Paesi in tale contesto? Durante la sua visita in Cina, Tajani ha affermato che il Partenariato Strategico Globale Italia-Cina è più importante della cooperazione “Belt and Road” tra i due Paesi. Cosa ne pensa la parte cinese a riguardo?

Ambasciatore Jia: Cina e Italia sono partner naturali nella costruzione congiunta della Belt and Road: essendo le principali economie del mondo, le due parti hanno vantaggi economici complementari e la relativa cooperazione è reciprocamente vantaggiosa e fruttuosa. Nel suo discorso conclusivo alla riunione congiunta del Comitato Governativo Cina-Italia, il Ministro degli Esteri Wang Yi ha apprezzato molto gli eccezionali risultati ottenuti dai due Paesi in vari campi come gli scambi di alto livello, l’apprendimento reciproco tra civiltà e gli scambi economici e commerciali. I documenti di cooperazione sulla costruzione congiunta della Belt and Road firmati da Cina e Italia dimostrano che le tradizioni di scambio delle due antiche civiltà si adattano alle caratteristiche dei sistemi economici e delle industrie di esportazione dei due Paesi, riflettono l’unicità delle relazioni Cina-Italia e sono anche i principali motori per i risultati degli scambi bilaterali e della cooperazione in vari campi negli ultimi anni. La Cina rappresenta un partner insostituibile e un’enorme opportunità di mercato e di sviluppo. Le relazioni bilaterali dovrebbero essere basate sul rispetto reciproco, sulla fiducia mutua, sulla cooperazione aperta e sul dialogo paritario, e allargare l’ampia strada dell’amicizia e della cooperazione tra i due Paesi.

Nel 2004, Cina e Italia hanno stabilito il Partenariato Strategico Globale stabile, amichevole, a lungo termine e sostenibile. I risultati positivi ottenuti nel dialogo di cooperazione tra Cina e Italia negli ultimi 20 anni sono dovuti all'adozione di un partenariato strategico globale che ha tradotto in azioni concrete le buone aspettative dei due popoli. Portare avanti la cooperazione per costruire congiuntamente la “Belt and Road” è una misura efficace e pragmatica affinché Cina e Italia costruiscano insieme una strada verso la prosperità. Sulla base di un ulteriore approfondimento del Partenariato Strategico Globale, i due Paesi dovrebbero sviluppare lo “spirito della via della seta” attraverso pace e cooperazione, apertura e inclusività, apprendimento reciproco e mutuo vantaggio, in modo che le relazioni Cina-Italia non solo avvantaggino i due popoli, ma contribuiscano anche alla pace, alla stabilità, alla prosperità e allo sviluppo nel mondo.

3. Il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani ha annunciato che nei prossimi mesi diverse delegazioni italiane visiteranno la Cina, tra cui il presidente Mattarella, il presidente del Consiglio Meloni, il ministro della Cultura e del Turismo Santanche’ e il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica Bernini. Qual è il significato di queste visite? Quali aspettative ha la Cina per le relazioni Cina-Italia?

Ambasciatore Jia: Dall'inizio di quest'anno, i due paesi hanno riavviato in moto meccanismi di dialogo in vari campi. I leader di entrambe le parti e numerose delegazioni ad alto livello hanno effettuato visite con successo con scambi di personale a tutti i livelli. Hanno approfondito la fiducia politica reciproca e raggiungendo ampio consenso nel settore dell’economia e il commercio, la finanza, la scienza e la tecnologia, l’istruzione e gli scambi territoriali. La scorsa settimana, il membro dell’Ufficio politico e Segretario della Commissione per gli affari politici e giuridici del Comitato Centrale del PCC, Chen Wenqing, ha fatto una visita in Italia, durante il quale ha incontrato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel corso dei colloqui sono stati trattati i temi della collaborazione pragmatica tra le Forze di Polizia in materia di lotta alla criminalità organizzata transnazionale e di altre questioni di sicurezza. Intensificare gli scambi ad alto livello e rafforzare il coordinamento e la cooperazione sono tra gli obiettivi della relazione strategica Cina-Italia. Ciò favorisce la comprensione e il sostegno reciproco su questioni relative agli interessi fondamentali e alle maggior preoccupazioni contribuendo a garantire lo sviluppo stabile e a lungo termine delle relazioni Cina-Italia.

Una relazione sana e stabile tra Cina e Italia è nell’interesse comune di entrambi i paesi ed è anche la necessità per un migliore sviluppo di entrambi i Paesi. La Cina e l’Italia dovrebbero aderire alla natura strategica delle relazioni Cina-Italia e lavorare insieme affinché le relazioni bilaterali siano in prima linea nelle relazioni Cina-UE; aderire all'apertura della cooperazione Cina-Italia e promuovere lo sviluppo di alta qualità della Cina e la crescita economica dell'Italia per un mutuo beneficio e vantaggio; aderire ai ruoli della civiltà profonde delle relazioni Cina-Italia, superare lo scontro attraverso l'apprendimento reciproco tra le civiltà e promuovere i valori comuni di tutta l’umanità. L’anno prossimo ricorre il 20° anniversario dell’istituzione del partenariato strategico globale tra Cina e Italia e il 700° anniversario della morte di Marco Polo. Entrambe le parti dovrebbero cogliere l’opportunità per attuare congiuntamente l’importante consenso raggiunto dai leader dei due Paesi e promuovere lo sviluppo sostenuto, sano e stabile delle relazioni Cina-Italia.

4. Il vice primo ministro e ministro degli Esteri Tajani ha espresso la speranza che la Cina lavorerà per raggiungere una "pace giusta" in Ucraina. La Cina è disposta a farlo?

Ambasciatore Jia: Sulla questione della crisi ucraina, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace promuovendone i negoziati. La Cina è stata in prima linea durante la crisi fornendo molteplici lotti di assistenza materiale umanitaria. La Cina ha sempre sottolineato che bisogna salvaguardare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi, bisogna rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, bisogna considerare seriamente le ragionevoli preoccupazioni di tutte le parti in materia di sicurezza e che bisogna sostenere tutti gli sforzi favorevoli alla pace la risoluzione delle crisi.

Il documento "Posizione della Cina sulla risoluzione politica della crisi ucraina" pubblicato dalla Cina ha raccolto le ragionevoli preoccupazioni di tutte le parti e ha proposto 12 principi tra cui il cessate il fuoco della guerra, l'opposizione all'uso delle armi nucleari, l'avvio di colloqui di pace e la risoluzione delle crisi umanitarie, che è stato ampiamente compreso e riconosciuto dalla comunità internazionale. Durante il colloquio con il Segretario Chen, al quale On. Antonio Tajani, ha anche espresso apprezzamento per il ruolo costruttivo della parte cinese su tale dossier.

La Cina non ha creato la crisi né fa parte della crisi. In quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e grande Paese responsabile, non starà a guardare il fuoco, né aggiungerà benzina sul fuoco, né tanto meno trarrà vantaggio dall’opportunità di realizzare profitti. La crisi è avvenuta in Europa. La Cina sostiene la parte europea nel compiere maggiori sforzi per raggiungere la pace e nel proporre una soluzione pacifica accettabile per tutte le parti. La pace non può essere raggiunta attraverso la guerra, e l’unica via d’uscita possibile sono il dialogo e il negoziato. La Cina continuerà a rafforzare il dialogo e gli scambi con tutte le parti, a promuovere la formazione di sinergie nella comunità internazionale e a svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina.

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