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Incaricato d'Affari ad Interim Zheng Xuan a Agenzia Ansa:Si richiede la fiducia comune e gli approcci scientifici per la lotta all’epidemia
2023-01-07 21:18

Il 7 gennaio, Agenzia Ansa ha pubblicato un articolo dell’incaricato d’affari ad Interim Zheng Xuan. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale:

52,7134 milioni di cinesi in viaggio e 26,517 miliardi di yuan di fatturato: questi sono gli ultimi dati sul turismo domestico in Cina durante i tre giorni di festa di Capodanno appena trascorsi. In effetti, ‘‘la frenesia delle città’’ da tempo perduta sta accelerando il ritorno in Cina. I cittadini di molte città cinesi, Pechino, Shanghai, Wuhan, Chongqing e Canton, e non solo, escono di casa per festeggiare insieme il capodanno. Si tratta esattamente del risultato della tempestiva ottimizzazione e adeguamento delle misure di prevenzione e controllo dell'epidemia da parte del governo cinese sulla base di analisi e valutazioni scientifiche e razionali.

L'attuale politica anti-Covid della Cina è scientifica? La risposta è si. Per un Paese con una popolazione di 1.4 miliardi di persone, di fronte alla sfida contro il coronavirus in continua mutazione, l’adesione alla scienza e alla precisione, nonché il miglioramento attivo delle politiche di prevenzione dell’epidemia sono le esperienze importanti ed efficaci. Quando la pandemia e il virus stavano nella fase più grave e feroce, il governo cinese ha fatto tutto il possibile per proteggere la vita e la salute di ogni cinese. Con l’indebolimento della patogenicità di variante Omicron, la diffusione della vaccinazione e laccumulo di esperienza nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia, il lavoro anti-Covid della Cina entra in una nuova fase e il focus si sta spostando dalla prevenzione e dal controllo delle infezioni alla ‘‘garanzia della salute e prevenzione delle malattie gravi’’. Sulla base delle realtà nazionali e della situazione attuale dell’epidemia, con il riferimento alle pratiche di altri Paesi, il governo cinese di recente ha gradualmente migliorato le misure anti Covid-19, annunciando che il Covid-19 è classificato come malattia infettiva di classe B, in modo da valorizzare con più efficienza le preziose risorse di prevenzione e controllo nella fase successiva, coordinare meglio la prevenzione e il controllo dell'epidemia e lo sviluppo economico e sociale, nonché proteggere al meglio la vita normale dei cittadini. Pertanto, l'ultima politica anti-Covid cinese non significa il "dietro front costretto", ma una iniziativa presa in modo autonomo e proattivo per il miglioramento e l’adeguamento dopo un’attenta analisi e valutazione. L’attuale situazione è controllabile ed è anche nelle nostre previsioni.

I risultati e gli sforzi antipandemici della Cina negli ultimi tre anni sono falliti? Ovviamente no. I risultati antiepidemici della Cina negli ultimi tre anni non possono e non saranno cancellati. Abbiamo preso le misure rigorose di prevenzione e controllo della pandemia per frenare la sua diffusione e così abbiamo guadagnato il più prezioso tempo e l'esperienza per la riapertura. Nei tre anni passati, abbiamo risposto efficacemente all'impatto di cinque ondate della pandemia globale e siamo riusciti ad affrontare più di 100 focolai domestici. La proporzione di casi contagiati, casi gravi e decessi sono tutti ai livelli più bassi del mondo. Abbiamo rafforzato le capacità di prevenzione e controllo del Covid-19, ottimizzato e migliorato i piani di trattamento medico, rafforzato la protezione delle persone più fragili e accelerato la campagna vaccinazione anti Covid-19 degli anziani, in modo che le risorse mediche limitate possano svolgere un ruolo chiave. 90% dei cinesi hanno già completato il ciclo vaccinale e i tassi di vaccinazioni complete degli anziani cinesi di età oltre 60 anni e oltre 80 anni superano rispettivamente l'85% e il 65%. Senza una base solida gettata nella lotta contro la pandemia, come si può parlare di riapertura oggi?

Alcune persone chiedono perché la Cina "rifiuta con arroganza l'aiuto Occidentale"? Non è vero. La Cina ha già più di 10 tipi di vaccini anti Covid-19 che coprono una varietà di percorsi tecnici e metodi di vaccinazione. L'efficacia dei vaccini sopraddetti è stata riconosciuta da scienziati e istituti di ricerca scientifica di molti Paesi. Abbiamo stabilito le più grandi linee di produzione al mondo di vaccini anti Covid-19 che ne garantiscono l’accesso a tutte le persone idonee, con una produzione annua di oltre 5,5 miliardi di dosi. Sulla capacità produttiva di farmaci antipiretici e analgesici, la Cina è in grado di produrre 190 milioni di compresse di ibuprofene e paracetamolo al giorno, con un aumento di oltre 4 volte rispetto al mese precedente. La Cina promuove la cooperazione farmaceutica internazionale in conformità con i principi di mercato e ha già approvato l'importazione di nuovi farmaci terapeutici anti Covid-19 prodotti da Pfizer e gli altri produttori internazionali. Persistiamo nell’unità dell’autonomia e l’apertura, questo è l'atteggiamento pragmatico della Cina, piuttosto che la cosiddetta "arroganza".

Quindi, la Cina non ha divulgato i dati sull'epidemia in modo tempestivo? Proprio al contrario. Dallo scoppio dell'epidemia, la Cina ha condiviso informazioni e dati rilevanti con la comunità internazionale in modo aperto e trasparente. La Cina e l'OMS hanno avuto almeno 60 scambi tecnici sulla prevenzione e il controllo dell’epidemia, il trattamento medico, la ricerca e lo sviluppo di vaccini e la tracciabilità del virus. Nel dicembre dell’anno scorso, hanno tenuto due riunioni di scambio tecnico con l'OMS per riferire all'OMS sull'ottimizzazione della situazione epidemica cinese. Il 3 gennaio, gli esperti del CCDC hanno presentato i dati sul genoma dei casi importati al di fuori della Cina e quelli locali al gruppo consultivo tecnico dell'OMS sull'evoluzione del virus (Tag-Ve). Le autorità cinesi hanno condiviso i dati genetici virali dei recenti casi dal infezione da COVID-19 attraverso il Global Influenza Sharing Database (GISAID). Tutti i dati di cui sopra possono dimostrare pienamente che l'attuale situazione epidemica in Cina è generalmente controllabile. Se la questione dell'epidemia venga ideologizzata, ossia vengano applicati doppi standard, non danneggerebbe gravemente soltanto la solidarietà della comunità internazionale nella lotta all'epidemia, ma anche la preziosa fiducia della gente.

In qualità di importante motore per lo sviluppo dell'economia mondiale, la Cina ha continuamente ottimizzato le sue politiche di prevenzione e controllo dell'epidemia e ha eliminato una seria di misure come l'obbligo di test degli acidi nucleici dopo l'ingresso e dell'isolamento centralizzato per gli arrivi internazionali. Ciò faciliterà ulteriormente i flussi turistici e la cooperazione internazionale, promuoverà la ripresa dell'economia mondiale post-Covid. La Cina è disposta a continuare a costruire consenso e solidarietà con la comunità internazionale, al fine di superare l'epidemia insieme.

Link: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2023/01/07/amb.-cina-a-roma-situazione-epidemia-e-controllabile_69c7b1ac-b156-4e68-94cf-a93c834fb779.html


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