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Intervista con l’incaricato d’affari ad Interim Zheng Xuan alla rivista Scenari Internazionali
2022-12-16 17:36

Il 16 dicembre, l’incaricato d’affari ad Interim Zheng Xuan ha rilasciato un'intervista  alla rivista Scenari Internazionali. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale:

1. Signora Zheng Xuan, benvenuta su Scenari Internazionali. Lo scorso ottobre si è chiuso il XX Congresso del Partito Comunista Cinese. In apertura dei lavori, il Presidente Xi Jinping, rieletto segretario generale per un terzo mandato, ha presentato un lungo rapporto, suddiviso in quindici capitoli, descrivendo i traguardi raggiunti negli ultimi anni ed indicando gli obiettivi del prossimi anni. Quali sono state le conclusioni? Quali le prossime sfide per la leadership cinese?

Incaricato Zheng: Il XX Congresso ha ottenuto una serie di importanti risultati dal punto di vista politico, teorico e anche della prassi. Il Congresso è stato un grande momento all’interno della vita politica cinese che ha attratto anche lo sguardo del mondo intero. La relazione di lavoro del Congresso espone in modo sistematico e sotto sedici aspetti diversi i grandissimi risultati storici ottenuti nei dieci anni di trasformazione della Nuova Era. Questi risultati includono, ad esempio, la vittoria nella più grande battaglia della storia contro la povertà; la creazione di una serie di sistemi come quello dell’istruzione, della previdenza sociale, della sanità e salute che sono, per dimensioni, i più grandi del mondo; lo sviluppo totale e globale di una democrazia popolare nell’intero processo; l’indicazione di nuovi concetti di sviluppo; gli storici e onnicomprensivi cambiamenti e trasformazioni a livello ambientale; la promozione totale della diplomazia da grande potenza con caratteristiche cinesi e quella della costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso. 

Negli ultimi dieci anni, abbiamo vissuto tre eventi fondamentali per il Partito Comunista Cinese e per il popolo cinese dal profondo valore storico. Il primo è stato la celebrazione del centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese; il secondo è stato l’ingresso nella Nuova Era del socialismo con caratteristiche cinesi; il terzo è stato la vittoria nella battaglia contro la povertà e il compimento della grande missione dell’edificazione completa di una società con un livello moderato di benessere, ovvero il raggiungimento del primo dei due obiettivi dei “due centenari”. Il raggiungimento di questi grandi risultati è radicato nella salda guida del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese con al centro il compagno Xi Jinping e guidato scientificamente dal Pensiero di Xi Jinping per il Socialismo con Caratteristiche Cinesi della Nuova Era.

Le grandi trasformazioni del primo decennio della Nuova Era non sono state raggiunte facilmente. Dobbiamo essere chiari sul fatto che abbiamo davanti a noi ancora non poche sfide e difficoltà. Se guardiamo all’interno del paese vi sono ancora molti squilibri nel livello di sviluppo, le riforme nei settori più importanti, lo sviluppo delle aree rurali, la previdenza sociale, l’ambiente e l’ecologia, la lotta alla corruzione sono ancora missioni ardue da portare a termine. A livello internazionale, invece, l’impatto della pandemia da covid-19 è ancora profondo, le tendenze anti-globalizzazione continuano ad emergere, così come fenomeni sempre più evidenti di unilateralismo e protezionismo; la ripresa economica mondiale è debole, conflitti locali e tumulti sono frequenti, le principali questioni internazionali si aggravano e il mondo intero sta entrando in un nuovo periodo di tumulti e trasformazioni.

Di fronte alle problematiche appena descritte, la relazione di lavoro del Congresso indica che, da ora in poi, la missione centrale del Partito Comunista Cinese è guidare all’unisono tutto il popolo cinese di tutti i gruppi etnici per  rendere la Cina un paese socialista moderna e per raggiungere il secondo obiettivo dei “due centenari”. Vengono elaborati una serie di politiche concrete articolate in 12 aspetti specifiche. Per esempio, grazie alla strada verso la  modernizzazione alla cinese, promuovere pienamente il grande ringiovanimento della nazione cinese; promuovere uno sviluppo di alta qualità, realizzare il rinvigorimento del paese grazie a scienza e tecnologia, sviluppare una democrazia popolare nell’intero processo, sostenere un approfondimento globale delle riforme, accelerare la costruzione di una società basata sullo stato di diritto, promuovere uno sviluppo eco-sostenibile, combattere con risolutezza la battaglia contro la corruzione. In particolare, promette fermamente che la Cina continuerà sempre a sostenere i principi fondamentali della sua politica estera, ovvero tutela della pace mondiale, promozione di uno sviluppo comune al fine di dare impulso alla costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso. Tutto ciò mostra la forte determinazione e la responsabilità della Cina nel voler costruire insieme a tutti gli altri paesi un mondo migliore.

2. Pechino ha più volte ribadito di voler aprire ulteriormente l'economia cinese, consolidando un trend che, negli ultimi anni, vede la Cina impegnata a stimolare l'import di beni di fascia-medio alta per rispondere meglio alle nuove esigenze di una classe media in continua espansione. Eventi di successo come la China International Import Expo (CIIE) testimoniano un mercato fortemente dinamico, dove i consumi interni sono ormai da tempo il principale fattore di crescita. Quali riforme sono in cantiere in questo ambito?

Incaricato Zheng: Il XX Congresso ha mandato alcuni forti segnali, ovvero che la Cina continuerà a sostenere un alto livello di apertura, ad attenersi a una strategia di apertura incentrata sul win-win e mutuo vantaggio e a promuovere la costruzione di un’economia mondiale aperta. La Cina si impegna a promuovere il libero scambio commerciale e negli investimenti e la sua facilitazione; dà impulso alla cooperazione bilaterale, regionale e multilaterale, al fine di contribuire alla creazione di un ambiente internazionale favorevole allo sviluppo. Il grande andamento storico che conduce alla globalizzazione economica non può essere fermato, le porte dell’apertura cinese potranno solo aprirsi maggiormente. L’obiettivo delle nostre riforme è quello di permettere una migliore interconnessione e collegamento della Cina con i paesi di tutto il mondo e di creare una grande famiglia economica mondiale in cui c’è continua compresenza di tutti gli attori e in cui la prosperità di uno è anche quella degli altri.

Il presidente Xi Jinping nel suo discorso di apertura di questa edizione della Shanghai Import Expo ha dichiarato che l’Expo è divenuta una finestra per costruire un nuovo modello di sviluppo, per promuovere una piattaforma di apertura di alto livello, un prodotto comune a livello internazionale di cui tutto il mondo può godere. La Cina promuoverà la condivisione delle opportunità che il suo grande mercato offre con tutti i paesi e con tutte le parti, la condivisione delle opportunità che nascono da un’apertura sistematizzata e quelle che derivano da una maggiore cooperazione internazionale. Ancora, durante il vertice G20 di Bali, il presidente Xi Jinping durante il suo colloquio bilaterale con il presidente Meloni ha affermato che la Cina è disponibile a importare un maggior numero di prodotti italiani di eccellenza, ad aumentare la cooperazione settoriale nel campo degli sport invernali e individuare insieme le aree di sviluppo per la cooperazione in settori come la manifattura di alta gamma, le energie pulite, l'aeronautica e l'aero-spazio e i mercati terzi. Siamo pronti, insieme alla controparte italiana, a continuare a rafforzare il dialogo e il coordinamento nei fora internazionali, ad approfondire la cooperazione, promuovere un multilateralismo autentico, ad unire le forze per affrontare le grandi sfide come quella dell’economia globale e a profondere un impegno congiunto a favore di una ripresa globale forte e condivisa. 

3. La guerra in Ucraina sta avendo un impatto significativo in tutto il mondo, in particolare in Europa, dove la maggior parte dei governi ha acconsentito alle richieste degli Stati Uniti di supportare militarmente e finanziariamente Kiev. La Cina ha fin qui mantenuto una posizione di equilibrio, ribadendo l'adesione al principio di integrità e sovranità territoriale ma anche la necessità che le preoccupazioni di Mosca in termini di sicurezza siano prese nella giusta considerazione da parte della NATO. Come Pechino sta lavorando per una soluzione pacifica al conflitto in corso?

Incaricato Zheng: Dall’inizio della crisi in Ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione oggettiva ed equa, ha attivamente promosso la pace e i negoziati e dato impulso a favore della descalation delle tensioni. Conflitti e guerre non hanno vincitori, il dialogo negoziale è l’unica via di uscita. Nell’aprile di quest’anno, il presidente Xi Jinping ha promosso un’iniziativa per la sicurezza globale (global security initiative) sostenendo che divisioni e controversie debbano essere risolte in modo pacifico attraverso dialogo e negoziati; sostenendo il principio della indivisibilità della sicurezza e la necessità di creare un assetto di sicurezza che sia sostenibile, efficace ed equilibrato. La Cina ha anche presentato una iniziativa in sei punti volta ad alleviare la crisi umanitaria in Ucraina e una iniziativa internazionale per la cooperazione in materia di sicurezza alimentare. Molte volte la Cina ha fornito aiuti umanitari all’Ucraina, attraverso l’iniziativa per lo sviluppo globale (Global Development Initiative) ha coadiuvato la promozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e intrapreso altre iniziative responsabili impegnandosi per alleggerire l’impatto verso l’esterno della crisi ucraina e alleviare quello sulla catena di approvvigionamento e industriale mondiale.

La Cina ha sempre ritenuto che il compito più importante e impellente fosse quello di arrivare a una descalation della tensione il prima possibile ricorrendo al dialogo, ai negoziati e a qualsiasi altra strategia simile e che questa fosse la strada fondamentale per la risoluzione della questione. Auspichiamo che la comunità internazionale tutta possa svolgere un ruolo costruttivo per la risoluzione politica della crisi volto a promuovere la descalation delle tensioni, ad evitare facendo fronte comune una crisi nucleare, a impegnarsi a tutelare la stabilità della catena di approvvigionamento e industriale mondiale, a migliorare insieme la situazione umanitaria nella regione colpita dalla crisi.

4. La visita del Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Pechino, nella prima settimana di novembre, ha messo in luce l'importanza delle relazioni che la Cina intrattiene non solo con la Germania ma anche con l'Unione Europea nel suo insieme. In una situazione complessa e densa di sfide per entrambi gli attori, è evidente che il decoupling auspicato da alcuni politici ed analisti occidentali è solo un'illusione. Quali sono le prospettive dei rapporti bilaterali Cina-UE per il prossimo quinquennio?

Incaricato Zheng: Negli ultimi anni, l’interscambio sino-europeo ha continuato a crescere toccando nuovi picchi. Dal 2020, la Cina è divenuta il primo partner per commercio di beni dell’Unione Europea e nel 2021 l’interscambio ha superato, per la prima volta, gli 800 miliardi di dollari. Anche gli investimenti bilaterali continuano a crescere. Il treno China Railway Express raggiunge 204 città in 24 paesi, grandi progetti di cooperazione infrastrutturale sino-europei sono stati avviati e sono ben radicati tra cui la ferrovia Ungheria-Serbia, il porto del Pireo in Grecia e il ponte di Pelješac in Croazia. La Cina è divenuta il secondo grande mercato per l'esportazione di prodotti IGP e le due parti mantengono comunicazioni e coordinamento sui temi internazionali e regionali.

La realtà dimostra che Cina e Unione Europea da lungo tempo hanno solide basi per la cooperazione, vantano una forte complementarietà nei punti di forza per la crescita e ampi interessi comuni. Tra le due parti c’è competitività, ma la cooperazione è di gran lunga maggiore della concorrenza; un po’ di concorrenza positiva è vantaggiosa per promuovere e accelerare lo sviluppo. Al contrario, l’interruzione di “collegamenti e catene”, le sanzioni unilaterali, il protezionismo sono strade senza uscita, mentre il dialogo e il negoziato, la cooperazione e il mutuo vantaggio sono, invece, ciò che risponde agli interessi fondamentali, alle aspettative e alle speranze della Cina, dell’Unione Europea e della comunità internazionale.

Dare impulso a uno sviluppo stabile e lungimirante alle relazioni sino-europee assume un valore fondamentale di fronte ai tumulti e alle tempeste sullo scenario internazionale, alle trasformazioni storiche e alla pandemia che si incrociano e si sovrappongono e di fronte alla difficile ripresa dell’economia mondiale.

La Cina ha sempre guardato all’Unione Europea come un partner strategico globale, ha sempre sostenuto l’autonomia strategica dell’UE e auspicato prosperità e stabilità per l’Europa. 

A prescindere se si guardi al prossimo quinquennio o al lungo periodo, la politica della Cina nei confronti dell’UE si manterrà stabile e continuata nel tempo, non verrà influenzata dai cambiamenti sullo scacchiere internazionale. Le relazioni sino-europee non riguardano terze parti e non dovrebbero essere soggette a terze parti.

Auspichiamo che la controparte europea possa gestire le relazioni sino-europee con un approccio oggettivo e razionale e che, insieme alla Cina, resti sulla via del dialogo e della cooperazione, tuteli il concetto chiave di mutuo vantaggio e di win-win e che sia pronta ad affrontare le sfide globali cooperando in modo sinergico. Invitiamo gli amici europei, italiani compresi, a venire in Cina di persona, a vedere il buon tenore di vita delle persone, l’ordine e la tranquillità sociale e il progresso e lo sviluppo positivo generale del Paese.

5. Dopo le elezioni straordinarie dello scorso 25 settembre, in Italia si è insediato un nuovo governo di centrodestra, guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Secondo molti osservatori, l'esecutivo manterrà una linea chiaramente atlantista ma l'approccio concreto in politica estera è ancora tutto da definire. Quando le singole questioni si presenteranno di volta in volta sul tavolo del Consiglio dei Ministri, è ovvio che andranno affrontate con realismo e ponderazione. Come crede possano evolvere le relazioni tra Italia e Cina nel prossimo futuro?

Incaricato Zheng: Da non molto, il presidente Xi Jinping ha avuto un colloquio bilaterale con il presidente Meloni ai margini del vertice G20 di Bali in cui le due parti hanno ribadito la volontà di rafforzare contatti e dialogo, migliorare la comprensione reciproca e continuare a dare impulso alla cooperazione in settori come economia, commercio e cultura e altri. Il colloquio ha fornito indicazioni strategiche per lo sviluppo delle relazioni sino-italiane e iniettato nuova linfa vitale per la loro crescita.

Subito dopo, il membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, consigliere di stato e ministro degli esteri della Cina Wang Yi ha avuto un colloquio telefonico con il vice presidente del consiglio e ministro degli esteri italiano Antonio Tajani in cui sono state consolidate attivamente ed è stata promossa l’attuazione delle intese raggiunte dai due leader. 

Il trend positivo di contatti ai massimi livelli è radicato nelle profondità dei sedimenti culturali di due paesi che sono culle di antiche civiltà, è germogliato nei rapporti di amicizia le cui origini si perdono nel tempo e può essere irrigato dal rispetto e dalla fiducia reciproche, dal mutuo vantaggio, dall’apprendimento reciproco e dal mutuo sostegno, viene sostenuto da basi politiche che si consolidano sempre di più, che continua a produrre abbondanti frutti in settori come il commercio e l’economia, la finanza, la scienza e la tecnologia e i rapporti tra persone. Tutto ciò contribuisce a far crescere la vicinanza di cuori tra i popoli dei nostri due paesi e a migliorare il benessere delle persone.

L’Italia è un grande paese europeo, la Cina attribuisce grande attenzione alle relazioni sino-italiane ed è pronta a promuovere, nel più breve tempo possibile, la ripresa dei meccanismi di dialogo bilaterale a tutti i livelli ed è disponibile, insieme alla controparte italiana, a sfruttare al meglio il Comitato Governativo Italia Cina e le altre piattaforme di cooperazione per sviluppare i punti di crescita della cooperazione in settori come la manifattura di alta gamma, le energie rinnovabili, l’aerospazio e l’aeronautica e i mercati terzi. Italia e Cina hanno una forte complementarietà a livello economico, un grande potenziale per la cooperazione e ampi interessi comuni.

La Cina porta avanti un alto livello di apertura ed è pronta a importare un maggior numero di prodotti di eccellenza italiani nel suo mercato e ad accogliere più imprese italiane che vogliano investire e aprire aziende in Cina. La Cina è lieta di dare il benvenuto all’Italia in qualità di paese ospite d’onore alla China Consumer Good Expo del 2023 e sostiene il buon seccesso della organizzazione italiana dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026. 

La Cina intende aumentare i collegamenti aerei tra i due paesi, per facilitare la mobilità delle persone. Auspichiamo e siamo fiduciosi che Italia e Cina possano rafforzare il dialogo e il coordinamento e migliorare sintonia e cooperazione per affrontare al meglio insieme le maggiori sfide globali e promuovere il progresso e lo sviluppo del partenariato strategico globale bilaterale.

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