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Il portavoce dell'Ambasciata cinese in Italia risponde alle domande riguardante il "prelievo forzato di organi" in Cina
2022-08-28 23:56

D: Di recente, un media italiano ha citato dei rapporti anti-cinesi, sostenendo che in Cina esiste un cosiddetto "prelievo forzato di organi", in particolare nei confronti dei praticanti del "Falun Gong" e gli uiguri detenuti. Qual è il commento della Cina?

R: Abbiamo notato che la rivista italiana Panorama ha pubblicato degli articoli sul cosiddetto "prelievo forzato di organi" diffamando la Cina. Gli articoli hanno plagiato e messo insieme un mucchio di false informazioni, che hanno gravemente fuorviato e ingannato i lettori. La parte cinese esprime forte insoddisfazione e severa condanna per questo.

La Cina è un Paese con lo stato di diritto e le leggi cinesi vietano rigorosamente la vendita di organi umani e i trapianti illegali. Il "Regolamento sui trapianti di organi umani" della Cina stabilisce chiaramente che la donazione di organi umani dovrebbe seguire il principio di volontariato e non retribuito. Nessuna organizzazione o individuo può acquistare o vendere organi umani in qualsiasi forma. Gli organi umani utilizzati dalle istituzioni mediche per il trapianto devono ottenere il consenso scritto del donatore. In Cina, la donazione volontaria dei cittadini è l'unica fonte legale di trapianto di organi umani. La Cina istituisce e promuove un sistema di donazione di organi da parte dei cittadini in conformità con le leggi pertinenti e pubblica ogni anno il "Rapporto sullo sviluppo dei trapianti di organi in Cina".

Il cosiddetto "prelievo forzato di organi" è puramente fabbricato dal nulla. È una voce legata alla Cina appositamente creata ad hoc dalla setta eretica "Falun Gong" e da alcune forze anti-cinesi per diffamare l'immagine della Cina, creare Cina-fobia e ingannare la comunità internazionale. Come tutti sanno, il "Falun Gong" è una setta antiumana, antiscientifica e antisociale che ha distrutto innumerevoli famiglie ed è stata già bandita molto tempo fa dal governo cinese in conformità con la legge.

Si cercavano, negli articoli, di collegare il "prelievo di organi" e la questione di Xinjiang. Il fatto è che i diritti umani delle persone di tutti i gruppi etnici nello Xinjiang sono pienamente garantiti e non c'è nessun "genocidio" o "crimini contro l'umanità". Questo è un pretesto usato dagli Stati Uniti per denigrare e sopprimere la Cina, ed è una vera e propria "menzogna del secolo" (per i dettagli, vedere l'allegato).

La "Communist Victims Memorial Foundation" è stata istituita dalle agenzie di intelligence statunitensi. Le sue parole e le sue azioni sono piene di pregiudizio ideologico e mentalità da Guerra Fredda, ossessionate dalla demonizzazione e dalla stigmatizzazione della Cina e non hanno nessuna credibilità.

Per quanto riguarda il "China Tribunal", il suo "chair" Geoffrey Nice è un esperto famigerato di abusi di cause legali nel circolo internazionale dei diritti umani e ha stretti legami con varie forze anti-cinesi. Ad esempio, lui è anche il "chair" del "Uygur Tribunal" e il principale sponsor di questo "tribunale" è l'organizzazione anti-cinese "World Uygur Congress" che sostiene il separatismo. Questo tipo di "Tribunale" dice solo menzogne, nessuna verità; fa solo conclusioni prefissate, non supportate da fatti; bestemmia solo la legge, ma non mantiene la giustizia.

I notiziari dovrebbero essere veritieri e obiettivi. I sopracitati articoli pieni di speculazioni e bugie possono essere chiamati "inchiesta" o "notizia"? Esortiamo i relativi media italiani a sapere e conoscere obiettivamente la verità, ad adottare misure immediate per eliminare la negativa influenza degli articoli, a rifiutarsi di agire come un "cicalino" per le bugie sulla Cina, evitando di diventare complice delle forze anti-cinesi che, per i propri scopi, diffondono disinformazioni e diffamano la Cina.


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