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Ambasciatore Li Junhua al Corriere della Sera: Il successo delle Olimpiadi a Pechino e una staffetta con l’Italia per il 2026
2022-02-20 18:00

Il 20 febbraio, l'articolo firmato dall'Ambasciatore Li Junhua è stato pubblicato sul Corriere della Sera. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale:

Sulle Olimpiadi invernali di Pechino sta lentamente calando il sipario. Per più di due settimane, l’attenzione globale si è concentrata sulla prima città al mondo delle «doppie Olimpiadi». Le cerimonie di apertura e di chiusura piene di passione e romanticismo, le competizioni di alto livello nelle diverse discipline, gli allegri e calorosi volontari e l’accoglienza riservata alla mascotte Bing Dwen Dwen hanno lasciato tutti a bocca aperta. La Cina ha mantenuto la sua promessa e ha regalato al mondo un’edizione dei Giochi Olimpici semplice, sicura e meravigliosa.

Indubbiamente, il successo delle Olimpiadi invernali di Pechino è il risultato dei continui sforzi degli organizzatori, uniti al sostegno e alla cooperazione di tutte le parti coinvolte. Hanno gareggiato quasi 3.000 atleti provenienti da 91 Paesi e regioni, alcuni dei quali al loro debutto alle Olimpiadi invernali. Sono stati quasi 200 i rappresentanti ufficiali, arrivati da circa 70 Paesi, regioni e organizzazioni internazionali, Italia compresa, che si sono riuniti per l’evento. Nonostante le lingue, le culture, i colori della pelle e le religioni siano diversi, sotto la stessa bandiera dei cinque cerchi olimpici, tutti hanno lottato tenacemente nella stessa arena di ghiaccio e neve, hanno vissuto nello stesso villaggio olimpico, dimostrando ancora una volta con le azioni che tutti possiamo essere “più veloci, più alti, più forti e più uniti”.

In qualità di Ambasciatore cinese in Italia, porgo le mie più sincere congratulazioni agli atleti cinesi e italiani per le eccellenti prestazioni e gli eccezionali risultati ottenuti alle Olimpiadi invernali di Pechino. La delegazione cinese ha vinto 15 medaglie, segnando una svolta storica. La squadra italiana ne ha conquistate 17, registrando il secondo miglior risultato nella storia della partecipazione italiana ai Giochi olimpici invernali. La veterana Anna Fontana, cha ha partecipato a cinque Olimpiadi invernali vincendo medaglie d’oro e d’argento, gli esordienti del doppio misto di curling Stefania Constantini e Amos Mosaner, che hanno vinto undici partite consecutive, Sofia Goggia, che ha partecipato nonostante l’infortunio conquistando l’argento, e gli altri atleti italiani hanno colpito profondamente il pubblico cinese.

Alla cerimonia di chiusura, l’Italia ha presentato a tutti una meravigliosa performance di otto minuti e i sindaci di Milano e Cortina hanno ricevuto la bandiera olimpica dal sindaco di Pechino tramite il presidente CIO, segnando il passaggio del testimone tra Cina e Italia per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali. Nel 2026, infatti, l’Italia porterà ancora una volta al mondo un’emozionante edizione. Credo che i due Paesi continueranno a sostenersi reciprocamente, a scambiarsi esperienze relative all’organizzazione olimpica, a promuovere gli sport invernali, a rafforzare la cooperazione nel settore del ghiaccio e della neve e a dare nuovi contributi al movimento olimpico mondiale.

Le Olimpiadi invernali di Pechino sono state un appuntamento sul ghiaccio e sulla neve ottenuto con grande impegno, il suo successo merita di essere celebrato e anche i suoi risultati e aspirazioni sono stati molteplici.

Circuiti chiusi per costruire una solida barriera di sicurezza. Sulla base della propria esperienza di successo nella prevenzione dell’epidemia e delle pratiche attuate in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, consultandosi e coordinandosi con il Comitato olimpico internazionale, la Cina ha costruito un meccanismo di prevenzione a circuiti chiusi scientifico ed efficiente, creando così un ambiente sicuro e disteso per gli atleti e gli allenatori. Questa organizzazione rigorosa e accurata ha ricevuto gli elogi da parte della maggior parte degli atleti, degli esperti e dei funzionari.

Scienza e tecnologia a supporto di Olimpiadi verdi. Le Olimpiadi invernali di Pechino raggiungeranno l’obiettivo di aver organizzato i Giochi olimpici a emissioni zero. Dal «ghiaccio più ecologico» realizzato con la tecnologia a Co2 per il raffreddamento alla fornitura di energia verde al 100% in tutte le sedi, la Cina ha eliminato le orme del carbonio in tutti campi, compresi elettricità, edilizia e trasporti. Sia nella costruzione e nell’utilizzo del «Nastro di ghiaccio» e del «Cubo di ghiaccio», che nel geniale design del braciere olimpico con una piccola fiamma all’interno di un enorme fiocco di neve, tutto ha incarnato le idee e le azioni della Cina volte a creare un evento a tutela dell’ambiente.

Il volontariato diffonde l’amicizia. Sono stati 19.000 i volontari che hanno prestato il loro servizio in decine di ambiti durante le Olimpiadi invernali, mettendo in pratica con semplici azioni individuali e un impegno sincero i concetti di «dedizione, amicizia, aiuto reciproco e progresso». Il loro duro lavoro ha fatto diventare il «blu dei volontari» il colore più bello delle Olimpiadi invernali e tutti gli ospiti ne hanno sentito l’entusiasmo e il calore. Il tempo per stare insieme durante i Giochi olimpici è limitato, ma le amicizie sincere forgiate dentro e fuori dai campi di gara e i bei ricordi resteranno per sempre.

Il 4 marzo inizieranno le Paralimpiadi invernali di Pechino e tiferemo e applaudiremo insieme tutti gli atleti paralimpici che costruiscono il sogno di ghiaccio e neve! Che lo spirito olimpico di pace, unità e amicizia continui a essere tramandato di generazione in generazione!


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