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La religione tibetana
2006-10-18 00:00

Il Buddismo tibetano e i templi lamaisti (Gompa) 

 

Il Buddismo tibetano è diffuso in Tibet e in Mongolia interna, ed è anche noto come "lamaismo". Si tratta di un'integrazione tra il Buddismo giunto dall'India e dall'entroterra cinese, con l'antica religione locale Aibetama. 

 

A causa dell'influenza del Buddismo dell'etnia Han e di quello indiano, i templi tibetani (gompa) adottano lo stile dei palazzi imperiali dell'etnia Han con qualche cambiamento. Generalmente sono enormi e maestosi, dipinti e scolpiti con grande delicatezza. Il palazzo Potala e il tempio di Drepung a Lahsa e il tempio di Taersi, nella provincia del Qinghai, sono capolavori dell'architettura tibetana.

 

I templi tibetani enfatizzano il mistero della religione. Di solito le sale sono alte ed ampie e recano appesi cilindri di stoffa multicolori. Le colonne sono decorate con broccato, e gli interni sono oscuri, pregni di un'aria di mistero. L'esterno privilegia il contrasto fra i colori: le mura sono dipinte di rosso, con strisce bianche e marrone; le cappelle e le pagode sono bianche, mentre le finestre presentano bordi neri, aggiungendo un senso di mistero agli edifici.

  

     Dibattito sacro fra monaci                      Alle colorate ruote di preghiera i tibetani affidano

                                                                                    le loro migliori speranze

 

Le usanze religiose del popolo tibetano 

 

Il popolo tibetano gode di una completa libertà religiosa, la maggior parte delle etnie residenti in Tibet, ossia Tibetani, Menba, Luoba e Naxi, professano il Buddismo tibetano, nel frattempo non pochi seguono l'Islamismo ed il Cattolicesimo. Attualmente in tutto il Tibet ci sono più di 1700 sedi di attività religiose buddiste e circa 46 mila fra monaci e monache, 4 moschee e più di 3000 musulmani e una chiesa cattolica, con più di 700 fedeli. Le varie attività religiose avvengono normalmente, le  esigenze religiose dei fedeli sono pienamente soddisfatte e la libertà religiosa è rispettata.

Le usanze e i costumi del popolo tibetano sono rispettati e tutelati. L'etnia tibetana e le altre minoranze della regione autonoma del Tibet hanno la libertà e il diritto di vivere e portare avanti varie attività sociali secondo le loro usanze tradizionali. Pur mantenendo le loro abitudini etniche quanto all'alimentazione, all' abbigliamento e alla casa, in merito e nel matrimonio, funerali e altre usanze hanno assorbito nuovi sani costumi rappresentativi della moderna civiltà. Nella regione alcune feste come il capodanno tibetano (Losar), la festa Sagdawa, la festa Wangguo (del raccolto), la festa Xuedun (dello yoghurt) e le cerimonie religiose dei templi sono ereditate e tutelate, mentre la popolazione ha anche assorbito molte festività cinesi e persino di carattere mondiale.

 

 

 

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